"I magnifici 7" alla conquista del Terminillo
Sette ciclisti e una vetta da scalare. Inizia così, da un’idea di Giampiero, l’avventura della MTB Formello sui Monti Reatini alla conquista del Terminillo.L’appuntamento è in pasticceria, come di consueto, ma stavolta in macchina e con le bici al seguito, fino ad Antrodoco. Ed è proprio qui che si inizia a pedalare: subito dopo avere attraversato il paese, si percorre per un breve tratto la via Salaria, un’ultimo sguardo alla famosa zeta che si raggiungerà tra un po’ e poi via, si inizia la scalata attraverso i castagneti di Micigliano fino al paese.
A Micigliano arriva la prima sosta per l’acqua fresca della fonte con l’eco degli abitanti che chiedono spaventati se davvero si continuerà a salire! Si riparte dal paese tra viste mozzafiato e la sagoma incombente del Terminillo che lentamente si fa più piccola, pedalata dopo pedalata, su un fondo che spesso non agevola la scalata. Ma la temperatura si fa via via più fresca nonostante il sole è nascosto solo a volte dalle fronde degli alberi.
Quando si arriva alla Zeta la si riconosce subito, una strada nervosa con curve decise dal fondo sconnesso e salite che arrivano al 23%. Non c’è molta tregua su questa salita ma l’incanto che si apre agli occhi dopo ogni tornante ripaga della fatica.
Finalmente arriva un inaspettato percorso in discesa prima dell’ultimo strappo e poi eccolo lì, il Rifugio Angelo Sebastiani a 1.820 metri s.l.m. e alle sue spelle la vetta del Terminillo. L’impresa è fatta!Ma le sorprese non sono finite! Un guasto al freno posteriore è davvero quello che non ci vuole quando si sta per affrontare una discesa così lunga e su un fondo così accidentato. Ma siamo riusciti a superare la difficoltà con qualche colpo di destrezza ben assestato.
Un lungo percorso sulla cresta della montagna e poi la discesa fino a Campoforogna e Pian de’ Valli, località che spesso hanno visto nella storia del Giro d’Italia l’arrivo di tappa.
La discesa non regala nulla, tanto quanto la salita e ci vorranno ancora parecchi chilometri di discesa su strade bianche e sassi per poter arrivare a Città Ducale e rientrare ad Antrodoco dalla via Salaria.
Il tempo di un meritato gelato in piazza ad Antrodoco e via si torna a Formello con la stanchezza e il sorriso di chi ha compiuto un’impresa!